L'immersione del "chiongolo" si trova vicino alla parete di S. Nicola, a circa 15 minuti di navigazione dal Diving. Questa immersione ha caratteristiche molto simili a quella dell'Ottovolante, tranne che la profondità massima è di circa 45 metri. Il percorso si compie seguendo la parete che termina sulla sabbia e che va a formare un dedalo di spacchi ed aperture che accolgono spesso pesce da tana come saragi, cernie ed aragoste. Alla fine del percorso, sulla sommità del promontorio, si intravede una apertura che ci conduce ad una grossa camera con l'entrata a 16 metri e una piccola uscita a 40 metri sulla parete esterna. Solitamente si fa vedere l'entrata o al massimo ci si affaccia alla camera. In alternativa si può decidere di percorrere interamente la grotta detta "Del Diavolo", facendo poi il percorso inverso rispetto al promontorio.
E' un'immersione dove è possibile vedere grosse quantità di pesce ed inizia, dopo la circumnavigazione dell'isola, sul suo lato sud, tenendo come riferimento il vecchio ristorante. L'imbarcazione ormeggia vicino ad un promontorio che inizia dalla superficie ed arriva fino a 30 metri di profondità. Alla fine di questo promontorio vi è uno scoglio staccato dove è possibile ancora vedere il pesce da tana come lo si poteva trovare 30 anni fa, con spacchi completamente colmi di saragi e corvine che si sovrappongono fra loro. Un po' staccato dallo scoglio possiamo vedere anche un grosso cerianthus giallo che dalle dimensioni si riesce a capire che avrà almeno un secolo di vita. Dopo aver girato intorno allo scoglio si guadagna di nuovo il promontorio sommerso e lo si ripercorre dal lato opposto fino a ritrovare la barca.
Posta a circa 30 minuti di navigazione dal diving, questa grotta rappresenta una immersione molto bella e facile. Giunti a Torre Caino, nei pressi di Maratea, si ormeggia in una baia naturale e si comincia la discesa fino ad arrivare alla profondità di 17 metri. Da qui, dopo aver costeggiato una parete, si accede ad una enorme caverna con una grande apertura centrale da cui filtrano i raggi del sole. All'interno della grotta, grazie alla particolare conformazione geologica, si potrà ammirare lo spettacolo delle bolle che fuoriescono dalla volta stessa della grotta. Tutto ciò, unito al particolare taglio di luce, crea un'atmosfera irreale, rendendo
La grotta ha il suo ingresso a -17 metri ed è composta da una serie di stanze e corridoi che terminano in una bolla d'aria completamente tappezzata da stalattiti e stalagmiti. Al suo interno si raggiunge una profondità massima di 20 metri. La difficoltà di questa immersione deriva, però, dalla particolare composizione del fondo: sabbia molto fine e leggera che, se non si naviga in perfetto assetto neutro, è facile che crei grosse nuvole di sospensione compromettendo la visibilità. Durante il tragitto si può ammirare una famiglia numerosa di grosse corvine che ha trovato riparo in un colonnato della prima stanza. Gamberi, aragoste e magnose ci faranno compagnia in tutta la nostra immersione. E' essenziale l'uso di illuminatori ed è consigliata anche la lampada di emergenza.
L'immersione, riservata ad esperti, si effettua sul relitto del piroscafo francese "Lillois", affondato il 28 marzo 1943 dal sommergibile inglese HSM Torbay. Il punto d'immersione è a circa 30 minuti di navigazione dal diving. Si scende lungo una cima guida fino alla stupenda coffa di prua che, posta a circa 37 metri di profondità, è perennemente avvolta da una nuvola di anthias. Se le condizioni di visibilità e di corrente lo consentono, si può iniziare il percorso lungo l'albero di prua, ed arrivare dalla coperta fino alle ancore passando sopra le stive e gli argani e sorvolando le stanze di servizio dell'equipaggio. Se invece decidiamo di fare il percorso di poppa ci si può muovere lungo il ponte della nave dove sono ancora visibili parte delle sovrastrutture, delle stive e delle gruette di sollevamento. Il tempo a nostra disposizione è comunque ridotto, per cui qualunque sia l'itinerario da seguire dovremo perdere poco tempo in discesa e dirigerci velocemente sulla nave. La risalita avviene sempre sulla cima guida dove avremo posizionato preventivamente le attrezzature di riserva ed emergenza.
Immersione indicata anche per i neofiti per la sua modesta profondità massima. L'incredibile colorazione che assume l'acqua in questa grotta dona a questa immersione un fascino particolare che poco ha da invidiare alla più famosa omonima di Capri. L'immersione inizia attraversando un canyon con un meraviglioso arco naturale per proseguire poi, dopo una breve navigazione subacquea, in una grande stanza dalle pareti tappezzate da forme policromatiche di vita bentonica. Sul fondo sono presenti diversi esemplari di cerianthus e spirografi e non è raro imbattersi in bellissime cipree che abitano questa grotta. Per apprezzare a pieno questa immersione si raccomanda l'utilizzo di torce ed illuminatori.
Immersione molto bella ma impegnativa. La profondità massima, infatti, qui raggiunge oltre i 40 metri. Dal punto di ancoraggio, situato poco ad ovest del frontone dell'isola, si scende lungo la cima dell'ancora fino ad un pianoro a -35 metri, spostandosi poi su una caduta che tocca i - 46 metri. La parte più interessante è proprio l'inizio di questa parete fino ai 42 metri. Qui trova dimora una fitta distesa di paramuricee gialle e rosse di discrete dimensioni. I grossi ventagli offrono riparo a numerose uova di gattuccio (la cui tana si trova nelle vicinanze) ancorate ai rigogliosi rami, mentre, fra una gorgonia e l'altra, fanno capolino aragoste di ogni taglia, polpi e grosse cernie. Questa è una immersione consigliata a fotografi e videoperatori, da effettuarsi, comunque, in curva di sicurezza. L'utilizzo di torce ed illuminatori è vivamente consigliatoal fine di ristabilire la giusta gamma cromatica.
Pochi minuti di navigazione e si raggiunge una baia posta sul lato ovest dell'isola, denominata "baia dei gabbiani". Si ormeggia all'interno della baia e si scende in acqua. Al segnale di ok, dopo i controlli di sicurezza, comincia la discesa lungo la cima dell'ancora e si giunge su un pianoro a circa 15 metri di profondità. Muovendoci verso il mare aperto abbiamo tre diversi itinerari da percorrere: 1) il frontone alto, che è un grande gradino di roccia scura che ha una profondità massima di circa 30 metri e dopo aver seguito questo percorso semicircolare si congiunge alla "grotta dino". 2) il frontone profondo che è un secondo gradino, poco distante dal primo che allarga ancora di più verso il mare aperto e raggiunge una profondità massima di 47 metri per poi congiungersi alla caduta delle gorgonie. In questa immersione, oltre alle solite forme di vita, è possibile anche con un po di fortuna, vedere il gattuccio che depone le uova sulle gorgonie.3) il terzo percorso del frontone, detto frontone nord, avviene percorrendo l'itinerario verso destra in una franata di grossi massi che va poi a ricongiungersi con la parete del trampolino. Prima di arrivare al trampolino vi è un grosso scoglio sui 30 metri di profondità che accoglie una piccola colonia di gorgonie rosse ed una grossa quantità di aragoste. A seconda di quale itinerario avremo deciso di percorrere, alla fine del nostro percorso troveremo l'imbarcazione sulle nostre bolle a proteggere l'uscita dall'acqua dalle barche che, sopratutto nel periodo estivo, sono numerose.
Dopo circa 2/3 minuti di navigazione, costeggiando il lato nord dell'isola, si giunge alla parete detta "del liscio" alla cui sommità si vedono i resti di un vecchio trampolino in legno da cui si effettuava, una quindicina di anni fa, la coppa del mondo di tuffi dalle grandi altezze. E' proprio da questo punto che inizia la nostra immersione e l'imbarcazione, rimanendo libera da ancoraggio, avvicina i subacquei alla parete. Una volta in acqua e dopo i controlli di rito, si inizia la discesa fino a 6 metri di profondità su una piazzola dove ci si ferma un istante per scambiarsi un ultimo ok. Si scivola quindi alla massima profondità facendosi scorrere davanti la parete scura piena di spacchi e completamente ricoperta da ogni forma di vita bentonica. Alla base della parete troviamo alcuni anfratti da cui è facile vedere le aragoste che fanno capolino. Mantenendo il costone alla nostra destra si effettua un percorso che ci farà gradualmente diminuire di profondità fino a portarci, dopo circa 40', alla fine della nostra immersione che terminerà con un passaggio molto scenografico attraverso un tunnel con al suo interno numerosi punti luce. Attraversato questo passaggio avremo raggiunto una profondità di circa 7/8 metri e avremo modo di effettuare la nostra tappa di sicurezza in una caletta ridossata dove troveremo ad attenderci la nostra imbarcazione.
A circa 2/3 minuti di navigazione, percorrendo la parete nord dell'isola, si giunge ad uno sperone di roccia che rappresenta l'inizio di questa immersione. E' una discesa molto semplice ed è riservata anche ai neofiti. La modesta profondità ed i colori molto luminosi determinano infatti condizioni ideali anche per il cosiddetto "battesimo del mare". La discesa inizia dal lato ovest dello sperone, appoggiandosi alla parete e scendendo su un gradino a circa 5 metri di profondità. Da qui, seguendo il fondo, si raggiunge una quota di una decina di metri sulla parete dell'isola. Qui si possono trovare numerosi nudibranchi, ghiotta occasione per fotografi e videoperatori. E' questo anche il luogo preferito per le immersioni notturne, è molto ricco infatti di forme di vita notturna come le alicie mirabilis e le polpesse rosse. Dopo avere effettuato una navigazione subacquea di circa 25 minuti alla massima profondità, si guadagna una quota inferiore, circa 5/6 metri e si ritorna indietro verso l'imbarcazione. Questo percorso di ritorno presenterà, verso la fine, due gradevoli sorprese: la prima è la "grotta del respiro", così denominata perché al suo interno vi è una bolla d'aria che con i movimenti dell'acqua genera dei soffioni somiglianti ad un rantolo. Uscendo dalla grotta e continuando la nostra passeggiata subacquea ci troveremo di fronte il "tunnel passante" che è una cavità che attraversa lo sperone di roccia dove è iniziata la nostra immersione ed è particolarmente suggestiva per i numerosi punti luce che l'attraversano. Percorso il tunnel ed uscendo dal lato opposto ci troveremo in una caletta ridossata dove fare la nostra tappa di sicurezza e dove troveremo l'imbarcazione ad attenderci.
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